BIOGRAFIE
DEGLI ARTISTI
GIOVANNI BAI è nato nel 1952 a Milano: Sociologo e artista,
editore, performer e organizzatore di eventi, si occupa di problemi della
comunicazione e del funzionamento dei media. Nel 1990 fonda l'associazione
culturale Museo Teo, "museo senza sede e senza opere", che pubblica
la rivista "Museo Teo Artfanzine" con lo scopo di diffondere l'arte
contemporanea. Bai intende la pratica artistica come momento di riflessione
sull'arte e sui problemi della società, ma anche come momento ludico. La sua
ricerca inizia con la manipolazione della fotografia e, dopo il primo soggiorno
in Giappone, si dedica alla ricerca sulle possibilità creative del mezzo
televisivo, mettendo a punto la tecnica della videopittura. Nel
corso degli anni ha proseguito l’indagine sulla comunicazione, affiancando alla
produzione di immagini che uniscano ricerca estetica e produzione di senso la
pratica della scrittura e l’insegnamento. Ha insegnato Storia del pensiero
sociologico (Università Statale, Milano), Sociologia (ISA Monza), Scienza della
Comunicazione (ITSOS Steiner, Milano), Diritto dell’informazione (Università
Milano Bicocca). Ha collaborato con quotidiani e riviste in Italia,
Francia e Giappone, è autore di Manuale per il giovane artista (Torino,
1996), Immagini della società (Napoli, 2005), Leggere
la società (Napoli, 2012), mentre
tra le opere collettive ricordiamo AaVv, Come spiegare a mia
madre che quello che faccio serve a qualcosa? (Roma, 1998), N.
Bobbio - N. Matteucci – G. Pasquino, Dizionario di politica (Torino,
2004), AaVv,Re/search Milano. Mappa di una città a pezzi (Milano,
2015)
LORENZO BARASSI è nato a Milano nel 1972 e vive a Tokyo dal 2008. Laureato
in Fotografia all’Istituto Europeo di Design nel 1997, ha iniziato a lavorare
come fotografo e videomaker. Attualmente dirige lo studio fotografico di Tokyo
di YOOX.COM; ha collaborato con OYSTER.COM e TripAdvisor e si occupa di
produzioni digitali per il brand Kay Me, Tokyo. Ha collaborato con
testate quali L’Espresso, Rolling Stone Italy, GQ Italy, GQ Japan, Metropolis,
Time Out Tokyo, Lettera/Abitare, Kult, e con musicisti come Casino Royale,
Subsonica, Africa Unite, Negrita, Howie B, Laurent Garnier, Sud Sound System,
Royalize.
Soggetto privilegiato
della sua ricerca estetica è la città di Tokyo, la sua comunicazione visiva e
l’overdose di informazioni: prospettiva, volumi, simmetria e asimmetria, luce e
colore.
GEA CASOLARO è nata a Roma nel 1965. Vive e lavora tra Roma e Parigi. La
sua opera ventennale indaga attraverso la fotografia, il video e la scrittura,
il nostro rapporto con le immagini, l’attualità, la società, la storia. La sua
ricerca mira ad attivare un dialogo permanente tra le esperienze e le persone,
per ampliare la capacità di analisi e di conoscenza della realtà attraverso i
punti di vista altrui. Nel 2009, Gea Casolaro è stata in residenza presso
la Cité Internationale des Arts di Parigi per lavorare al suo
progetto Still here sul rapporto tra cinema e vita quotidiana
nella capitale francese, nel 2011, in occasione della LIV Biennale di Venezia,
ha esposto presso l'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo una serie di
opere sul tema delle frontiere. Nel 2013 è stata in residenza presso
l'Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba, in Etiopia realizzando un lavoro
collettivo con un gruppo di studenti della Alle School of Fine Arts and
Design dal titolo Sharing Gazes. Nello stesso anno ha
realizzato due missioni fotografiche commissionate: la prima nel Principato di
Monaco (il lavoro Forever Monte-Carlo è stato esposto presso
The Forbes Galleries a New York) e la seconda in Lussemburgo al CNA
Centre nationale de l'audiovisuel, dove ha realizzato un ritratto delle
complesse sfaccettature del Paese attraverso una mostra di
mail-art-relazionale, intitolata Send Me a Postcard. Nel 2015 è
stata in residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Lima per un
progetto di arte partecipativa ispirato al lavoro del fotografo andino Martín
Chambi, con un gruppo di studenti del Centro de la Imagen.
Nel 2016 vince il concorso del Comune di Casale Monferrato per la realizzazione
di un monumento di arte pubblica per il “Parco Eternot” nato sul sito dove
sorgeva la tristemente famosa fabbrica Eternit.
CAMILLA CEREA è nata a Milano nel 1988. Laureata in storia dell’Arte ha
studiato fotografia presso l’Accademia del Teatro alla Scala e
Photojournalism and Documentary Photography presso ICP International Center of
Photography di New York. Attualmente vive a New York dove è
fotografa e foto editor presso National Audobon Society, che si occupa della
salvaguardia dell’ecosistema e della vita degli uccelli. Ha documentato
progetti di conservazione negli USA, Bahamas, Belize e Mexico.
Ha pubblicato i suoi lavori in testate come Corriere della Sera, Audubon, la
Repubblica, L’oeil de la photographie, Irish Theater and Time
Out New York. Si interessa anche alla fotografia come strumento di
educazione in generale. Nella sua ricerca lavora a progetti dove trovano un
posto di rilievo il ritratto e la città intesa come luogo sospeso tra realtà e
immaginazione.
CAROLINA GOZZINI è nata a Milano nel 1956. Laureata in architettura
nel 1982, lavora a Milano come libera professionista occupandosi di
progettazione, ristrutturazione e design. Ha collaborato con Brava
Casa, Il Nuovo Cantiere e altre case editrici. Fonda nel 1979 il
circolo Arci Laboratorio Danza e nel 1981 il Folk Club Gabalo dove
svolge attività di organizzazione di corsi, stage, spettacoli e concerti
nell'ambito della danza e della musica tradizionale e contemporanea.
Organizza dall'80 all'84 la rassegna Milano d'Estate alla
Cascina Monluè e altre manifestazioni culturali nella città. Nel campo del
cinema ha lavorato con Bruno Bigoni, Monica Stambrini e Joan Collins. Segue
la formazione in psicologia somatica e autoregolazione bionergetica e consegue
il master presso IPSO, Istituto di
Psicologia Somatica, diretto da Luciano Marchino, dove, nel 2004, si diploma
counselor somatorelazionale. Conduce da anni classi di esercizi di
bioenergetica e attività di counseling. In campo artistico collabora dal
1994 con Museo
Teo e dal 1999 con Art
Mobil, Antibes sia come artista che nell’organizzazione e
nell’allestimento di mostre ed eventi artistici. Nel 1997 ha fatto parte della
commissione di selezione della Biennale
dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo.
Gli strumenti, le modalità
creative, i materiali utilizzati sono di volta in volta suggeriti dalle
suggestioni che la vita propone: dai materiali riciclati alla performance
danzata, dal cibo alla parola, dalla creazione di oggetti alla fotografia,
all’ikebana in un tono espressivo tra il gioco e la riflessione/meditazione.
KLAUS GULDBRANDSEN è nato a Milano nel 1951. Fotografo professionista
freelance è laureato in agraria e si occupa prevalentemente di fotografia
scientifica, tecnica e di ambiente. Ha insegnato Fotografia all’Umanitaria di
Milano e all’Istituto Europeo del Design.
Le sue foto sono state
pubblicate su grandi testate italiane come L’Espresso e Focus ed
estere. Ha collaborato con enti come l’Istituto per la Protezione del Consumatore
presso il Centro Comune di Ricerca di Ispra, è corrispondente dall’Italia per
il Ministero degli Esteri danese. All’estero è rappresentato dall’agenzia Science
Photo Library di Londra.
Il soggetto privilegiato
della sua ricerca è il mondo vegetale, ma si dedica anche al ritratto degli
esseri umani.
MARIO TEDESCHI, nato a Milano nel 1952, ha esperienza nell’ambito fotografico
nella sua totalità da oltre 35 anni. Inizia la sua attività collaborando con
Luciana Mulas per reportages e fotografie di scena di spettacoli teatrali e
performance artistiche.
Documenta fotograficamente
gli spazi del Teatro Dal Verme di Milano in occasione della sua
riapertura. Ha collaborato con il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di
Milano per le mostre e i cataloghi dal 1998 al 2013. Collabora
continuativamente con Gabi Scardi per la documentazione delle mostre temporanee
allestite negli studi legali NCTM di Milano. Da oltre 10 anni documenta gli
eventi di Milano per la Fondazione Edison. Collabora con La Repubblica per
reportage nel mondo del lavoro, con l’Espresso, Tempo
Illustrato, Casaviva, l’Etichetta, Specchio de La Stampa,
Riflessi di Trenitalia e Magazine de Il
Corriere della Sera per rubriche, articoli e copertine. Realizza
servizi fotografici per campagne pubblicitarie, packaging e cataloghi per
Peugeot, Seat, Hyundai, Kia, Bassetti, Metro e Grancasa. È premiato
dall'Art Director's Club per il libro Australia
Puzzle, con le sue fotografie. Ha pubblicato la monografia Acciaio,
il campione del riciclo per il Decennale del Consorzio Nazionale
Acciaio.
VÉRONQUE CHAMPOLLION è nata a Valence nel 1957, vive e lavora ad
Antibes. All’inizio degli anni Novanta fonda con Jean Claude Lemalin
(1957-2009) l’associazione culturale e la rivista Art Mobil, dando
vita alla cosiddetta Nouvelle École de Nice con gli
artisti che fanno capo alla Galerie du Lundi, collaborando anche
con Offerta Speciale di Torino e Museo Teo. Nella
sua attività di artista plastica racconta la storia dell’arte attraverso delle
storie realizzate su supporti scartati dalla società dei consumi e
dell’informazione, imballaggi, manifesti, giornali, tessuti, che divengono
sculture in cartapesta. Con gli stessi materiali realizza la serie dedicata
a Biancaneve e i sette nani, divenuti ormai centinaia, oggetto e
soggetto di installazioni e performances che concorrono alla creazione di
un mondo parallelo, nato dalla tensione di differenti aspetti della
materialità: quello del modello, quello dei supporti e, infine, quello
dell’opera.
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