MUSEOTEO+ è una associazione culturale no-profit per la diffusione dell’arte contemporanea. MUSEOTEO+ è un museo atipico in quanto non dispone né di una sede né di una collezione permanente, ma non per questo è un museo immaginario come nella concezione di Malraux, tantomeno un museo virtuale come lo si intende oggi. MUSEOTEO+ organizza mostre reali – anche se spesso della durata di una sola giornata o di pochi giorni – materializzandosi in luoghi sempre differenti, a volte inusuali, a volte istituzionali, comunque sempre ai bordi del sistema ufficiale del mercato, nell’intento di riportare l’arte a una dimensione democratica e quotidiana. Nato nel 1990 MUSEO TEO ha in seguito mutato il suo nome ma non la sua vocazione culturale di promozione dell’arte contemporanea mediante le stesse modalità di un museo, inteso come luogo di esposizione, conservazione e catalogazione, ma senza una sede né una collezione: le sedi sono scelte di volta in volta e così le opere da esporre e gli artisti da invitare, per fornire nuova linfa a questa opera in continua trasformazione. La ricerca di sempre nuove sedi espositive costituisce anche una riappropriazione del territorio, alla luce dello slogan La città sono io, e del principio di Calvino secondo cui «Le città sono luoghi di scambio […] ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi».
Nel 1991 è iniziata la pubblicazione della rivista MUSEO TEO ARTFANZINE, autoprodotta e autofinanziata che raccoglie interventi originali di artisti e studiosi invitati a partecipare dalla redazione con periodicità indefinita e formato e grafica sempre differenti, costituendo così una componente fondamentale del progetto diMUSEOTEO+ come opera d'arte collettiva in continua trasformazione. Il progetto grafico è stato curato, tra gli altri, da Pitis, Menichelli, Buscalferri, Bologna, Ammannati, Moretto, Zingale; troppo lungo l’elenco delle collaborazioni, bastino Abramovic, Argan, Bazzichelli, Belpoliti, Casolaro, Di Bello, Levi, Gualdi, Mocellin, Paparoni, Pellegrini, Pinto, Porro, Spazio, Viale, Villani).
Sempre aperto a collaborazioni con enti, istituzioni, centri sociali, associazioni culturali (Arci, ATM, Art Mobil, Art Jonction, Barrios, Biblioteca Mario Luzi di Ornago, Biennale de Paris, Biennale di Venezia, Bloom, Care Of, Comune di Cantù, Casa della Cultura di Milano, Grossetti Arte, Interzona, Ipso Facto, ISA Monza, Itsos Steiner, La Tinaia, Leoncavallo, Macao, Nuova Icona, OCA Officine Creative Ansaldo, Orti Didattici, Out Off, Progetto Oreste, Provincia di Milano, SQOTT, Stampa Alternativa, Teatro Foce/Lugano, Trans Europe Halles, Triennale, Università Cattolica, Vegetali Ignoti, Viafarini, WWF) nell’ultimo anno MUSEOTEO+ ha intrapreso la collaborazione con Baubaus, che svolge un lavoro di ricerca esperienziale alla ricerca di «piani circolari di significante e significato» verso un diverso immaginario, perché, come afferma il fisico Stephen Hawking, «esiste un universo dove la luna è di formaggio ed Elvis è vivo. Il nostro è solo uno degli universi possibili».
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